Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.
In alto, al centro della navata destra, all’interno di una nicchia dalla base tufacea e completamente contornata da due file di mattoni, è collocata una statua in cartapesta raffigurante la Vergine Immacolata. Questa effige apparteneva alla chiesa di Santa Maria di Portosalvo, ma rimase custodita per circa settantacinque anni nell’abitazione del compianto Nino Polistena. Con i lavori di restauro della chiesa di san Giuseppe, scrostando il vecchio intonaco, comparve la nicchia sopracitata che per dimensioni si adattava perfettamente alla statua dell’Immacolata. Quindi, nel 1999, la Sacra Effige venne traslata nella chiesa di san Giuseppe e collocata all’interno della nicchia. Anche se per tre quarti di secolo la statua non fu visibile agli occhi del popolo, la sua memoria non venne scalfita dal tempo. Tutt’oggi, infatti, la gente di Chianalea, in gergo dialettale, definisce la statua custodita a Matrice “a Mmaculata ra chiazza” (l’Immacolata della piazza), per distinguerla appunto dalla statua di Portosalvo oggi custodita nella chiesa di san Giuseppe.