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San Giuseppe - Curiosità

La statua Di San Giuseppe

altDel presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

L’intensa immagine di san Giuseppe che noi possediamo venne realizzata per grazia ricevuta. Era il 1750 quando due fratelli, Giacomo e Nunzio Matrà, proprietari di una barca da pesca, avendo avuto uno scarsissimo pescato per diversi giorni, ormai disperati, altsi trovarono a passare con la propria barca innanzi alla chiesa di san Giuseppe, allora convento dell’Annunziata all’interno del quale era venerato il santo Patriarca. Invocarono l’intercessione del Santo, promettendo che, in caso di pescato abbondante, si sarebbero fatti carico della realizzazione di una statua che Lo raffigurasse. altAlzate le reti “a sciabbica” la barca non riusciva a contenere tutti i pesci e dovettero venire delle imbarcazioni per facilitare le operazioni di carico del pescato. Ricevuta la grazia, venne altincaricato il Canonico scillese Ingegneri per la realizzazione dell’opera e venne fatta un’iscrizione nella base della statua a testimonianza del prodigioso evento.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:31 )

 

L’Immacolata di Porto Salvo

altDel presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

In alto, al centro della navata destra, all’interno di una nicchia dalla base tufacea e completamente contornata da due file di mattoni, è collocata una statua in cartapesta raffigurante la Vergine Immacolata. Questa effige apparteneva alla chiesa di altSanta Maria di Portosalvo, ma rimase custodita per circa settantacinque anni nell’abitazione del compianto Nino Polistena. Con i lavori di restauro della chiesa di san Giuseppe, scrostando il vecchio intonaco, comparve la nicchia sopracitata che per dimensioni si adattava perfettamente alla statua dell’Immacolata. Quindi, nel 1999, la Sacra Effige venne traslata nella chiesa di san Giuseppe alte collocata all’interno della nicchia. Anche se per tre quarti di secolo la statua non fu visibile agli occhi del popolo, la sua memoria non venne scalfita dal tempo. Tutt’oggi, infatti, la gente di Chianalea, in gergo dialettale, definisce la statua custodita a Matrice “a Mmaculata ra chiazza” (l’Immacolata della piazza), per distinguerla appunto dalla statua di Portosalvo oggi custodita nella chiesa di san Giuseppe.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:31 )

 

Il mezzo busto raffigurante San Giuseppe

Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

La statua di san Giuseppe custodita nell’omonima chiesa, pur essendo del altXVIII secolo, non è stata la prima che Scilla abbia posseduto. La prima effige del Santo Patriarca venne realizzata per volere del dotto sacerdote Giuseppe Bovi nella prima metà del XVIII secolo e collocata fino a circa cinqunt’anni fa, epoca della sua distruzione, nella nicchia laterale dove oggi altè collocata l’ottocentesca statua della Madonna del Carmine. Si trattava di un mezzo busto realizzato con la tecnica con la quale tutt’oggi vengono realizzati i pastori del Presepe Napoletano, ossia arti e testa in terra cotta e altbusto impagliato. Purtroppo la statua è andata distrutta ed oggi rimane solo il Gesù Bambino che con la mano destra benedice il popolo mentre con la sinistra sorreggeva verosimilmente il globo oggi andato perduto.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:31 )

 


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