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San Giovanni - Curiosità

San Giovanni Battista: tre chiese in una

Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

All’indomani del terremoto, quattro furono i destini degli edifici di culto:

1) chiese rimaste completamente intatte: chiesa dello Spirito Santo; cappelletta votiva di san Rocco.

2) chiese con danni parziali riparate quasi subito: Matrice; san Rocco; san Giuseppe; Portosalvo.

3) chiese distrutte e mai più ricostruite: chiesa Confraternita del Rosario; chiesa San Giovanni Battista; convento dei Padri Osservanti; convento dei Frati cappuccini; chiesa della Grazia Vecchia o dell’Addolorata.

4) chiese ricostruite ex novo.

Per quanto riguarda la terza categoria, pur venendo distrutti gli edifici, le opere custodite al loro interno, andarono ad arricchire altil patrialtmonio artistico delle chiese superstiti. Esempio emblematico di chiesa adornata da opere di altre chiese è quella di San Giovanni . Al suo interno sono custodite, infatti, la Pala d’altare, la Mensa Eucaristica (inalt origine altare maggiore), una statua lignea di sant’Antonio da Padova e un altdipinto di San Giovanni Battista appartenuti al convento dei frati cappuccini ed una statua anch’essa lignea raffigurante  San Giovanni originariamente custodita all’interno dell’omonima chiesa situata nel rione Jeracarialt.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:36 )

 

La chiesa della Madonna del Buon Consiglio

altDel presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

Quanti sanno che a Scilla esiste la chiesa della Madonna del Buon Consiglio? In realtà, quella che la pietà popolare ha intitolato a San Giovanni Battista è stata realizzata come chiesa della Madonna del altBuon Consiglio. Nel 1908, l’attuale via Libertà non esisteva e l’intero comprensorio era composto da giardini coltivati. La chiesa venne donata da Papa Pio X e realizzata su suolo comunale dove non erano mai esistiti luoghi di culto e, all’interno della stessa, altfurono collocati gli arredi liturgici appartenuti alla chiesa di San Giovanni che sorgeva in contrada Jeracari e quelli appartenuti al convento dei Frati Cappuccini che sorgeva nel luogo altin cui oggi sorge l’anfiteatro nella Villa Comunale. Era talmente forte e viva, però, la devozione verso San Giovanni , che la chiesa fu “ribattezzata” dal popolo scillese chiesa di San Giovanni Battista.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:36 )

 

La cupola di San Giovanni

altDel presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

La chiesa di San Giovanni Battista è una delle più caratteristiche della nostra parrocchia essendo realizzata interamente in legno. Ma, ammirandone la struttura, tutto si altpotrebbe immaginare tranne che originariamente fosse provvista addirittura di cupola. La chiesa è identica a tutte le altre – in realtà non ne esistono più perché tutte sostituite da costruzioni in muratura – chiese in legno donate da Pio X nel 1908-1909 alle comunità altduramente provate dal sisma calabro–siculo e, come le altre costruzioni, era provvista di una cupoletta decorativa situata sopra la facciata. Negli anni ’70 quando venne realizzata la facciata in muratura, la cupoletta venne rimossa e da allora è riposta a fianco del portone d’ingresso. altIl suo stile echeggia il gotico e, all’apice, è sovrastata da una pigna. L’importanza della cupoletta così come dell’intero edificio deriva dal fatto che ormai è l’unica chiesa lignea donata nel 1908, rimasta quasi totalmente inalterata.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:36 )

 


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