Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.

La chiesa dello Spirito Santo, Monumento Nazionale, è l’unica in tutta la Diocesi ad aver superato incolume i due tremendi terremoti del 1783 e del 1908. Emblema di bellezza, possiede al suo interno un Altare maggiore composto da diverse varietà di marmi (vero gioiello dell’arte tardo-barocca) al centro del quale è incastonata la pala “LA DISCESA DELLO SPIRITO SANTO”, realizzata da Francesco Celebrano, pittore di corte dei Borbone, nel 1799. A navata unica, ha quattro altarini laterali: due in marmi policromi dello stesso stile dell’Altare maggiore e due in legno. Pregevole è il coro ligneo in noce nostrale, scolpito pregevolmente da intagliatori locali, e i dipinti che ornano i quattro altarini.

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