Difficile Testimoniare quanto la Grazia a volte ci prepara… la Concordia, la Comunione, la Sintonia e Armonia che si sono respirate in questa Convocazione Nazionale della Comunità Rete di Luce è merce davvero rara. Come a volte non sappiamo spiegare il perché di certe difficoltà, così non si possono trovare delle ragioni a questa Unità così profonda, radicata, ma visibile, che abbiamo provato tutti. Sono passati ormai dieci anni da quel 8 Giugno del 1997 quando nacque a Monza il primo embrione di questa Vocazione. Tanta acqua e anche tanto dolore è passato nella nostra vita, eppure, la perseveranza, la Fedeltà all’ Eucaristia ci consegnano oggi una Vocazione chiara che ha la coscienza della Sua Origine nell’Eucaristia con una funzione Carismatica ben precisa nel servire la Comunione di tutti gli Uomini e di tutte le Donne con il Cuore di Cristo.
 Si è respirato Accordo e Sintonia Vocazionale sin da subito nell’Accoglienza così calorosa da parte della Comunità di Sant’Agata e di Don Marco. Fratelli e Sorelle provenienti da tutte le Comunità sono convenuti per la Convocazione Nazionale. E’ la quinta volta che accade, la terza a Sant’Agata, quest’anno però con una novità assoluta… Era tra noi Suor Gloria con Suor Karola e Adriana. Per la prima volta Laici e Consacrati di questa stessa Vocazione che si sono ritrovati insieme. Teodora, non è potuta essere tra noi a causa dell’anno Canonico e Marina le ha fatto compagnia. Anche se ci sono mancate, debbo dire che la Comunione è stata così importante che tutta la Comunità era lì con noi davanti a Gesù Eucaristia. La grande sorpresa è stata la presenza di Don Mimmo da Reggio Calabria, il suo essere tra noi ci ha dato veramente una gioia grande… Non credo d’essere retorico, davvero abbiamo vissuto come parti della stessa grande famiglia.
 L’aspetto più importante che abbiamo messo a fuoco in quella sede è stato comprendere il momento che stiamo attraversando che è comunque importante visto che per la prima volta si sono dati convegno sia i Laici che i Consacrati Religiosi della medesima Vocazione.
Una Parola da subito ci è stata trasmessa da Don Mimmo… Noi siamo chiamati a testimoniare e a servire nella Chiesa la visibilità di una Comunione che nasce dall’Eucaristia… Parole che con il senno del poi dobbiamo affermare certamente profetiche per noi.
La mattina del sabato ci ha visti subito all’opera con le Lodi Mattutine celebrate insieme alla Presenza di Gesù nell’Eucaristia esposta, cui è seguito un breve ma intensissimo momento di preghiera… Non c’è voluto molto a capire che lo Spirito Santo voleva effondersi da subito su di noi e tra di noi. Una preghiera di guarigione e liberazione dei cuori, così la Presenza di Dio si è fatta balsamo di vita per tutti… l’inevitabile abbraccio generale, ha liberato tutto l’Amore che il Signore aveva posto in ciascuno di noi, e non solo la Gioia, ma anche la commozione di vivere un momento così intenso…
Di quella preghiera mi rimarrà impressa per sempre una frase proclamata a mo di preghiera da una sorella di Bagnara… Signore Gesù noi siamo chiamati a Conoscerti per Donarci!... Parole che si sono fatte largo nel mio cuore sino ad arrivare all’Anima. Poche volte ho visto sintetizzare la Vocazione in un modo così sintetico ed efficace. Il Movimento dell’Adorazione Signore è per Conoscerti, il momento della Comunione e della Missione è per Donarci reciprocamente gli uni gli altri… Fosse stato per me, il Convegno poteva anche finire lì, tutta l’esperienza della Grazia si è manifestata in quei pochi ma intensi minuti di preghiera.
Toccava a Don Marco nella mattinata, ad illustrarci il primo tema della Giornata… “L’Eucaristia Celebrata”
 Il passo di riferimento e l’Icona che Don Marco ci ha proposto, per rimarcare il valore della Celebrazione del Mistero, è stato il brano di Vangelo sui Discepoli di Emmaus. Un brano davvero molto ricco di spunti che tra l’altro ha in sé la sequenza di una Liturgia Eucaristica, il momento dello sconcerto, della dichiarazione della poca Fede, la Liturgia della Parola che Gesù stesso spiega facendogli ardere il petto ai Discepoli, il Canone con lo spezzare del pane, il ritorno a Gerusalemme per la Testimonianza e la Missione. Gesù è il Testimone di se stesso, della propria Resurrezione e del Suo Mistero al punto che si rivela ai Discepoli. Gesù si accosta a loro e li accompagna nel loro andare nella direzione opposta, ma lo fa con l’intento di recuperare i Discepoli ormai delusi e sconsolati. Gesù va incontro alla loro debolezza e li istruisce circa il mistero della sua persona. Il primo vero testimone della Resurrezione di Gesù, è proprio Gesù. Allo spezzare del pane lo riconoscono, lo accolgono di nuovo nella loro vita e tornano a darne notizia agli Apostoli. L’Eucaristia è celebrata quando è compresa, accolta e quindi vissuta. L’Adorazione ci aiuta a vivere questo incontro personale con Gesù.
L’Insegnamento di Suor Gloria…
La commozione che ci ha trasmesso Suor Gloria con la sua presenza è stata palpabile, come non ricordarsi nel Marzo del 2002 quando per la prima volta Lei usciva dalla Clausura per rendere Testimonianza proprio nella stessa sala, e ora era lì tra noi a parlarci di questa incredibile avventura che la vede coinvolta nella Fondazione di una realtà Vocazionale della quale facciamo parte anche noi… pochi accenni e l’affetto torna prepotente a ricordarci che siamo tutti un solo Corpo, Religiosi e Laici insieme…
 “L’Eucaristia Adorata” mette Dio al Centro della Vita, questa potrebbe essere la sintesi del pensiero che Suor Gloria ci ha trasmesso.  Suor Gloria ha commentato, ci ha illuminato circa la centralità del Mistero Eucaristico e quindi del Dono della Vita che Gesù ha fatto al Padre per noi, quale centro della Dimensione Cosmica della Vita. Infatti anche il cielo così come la Terra hanno il proprio senso nel Mistero della Croce e del Dono di Gesù. “Diversamente senza Cristo, senza Eucaristia, noi siamo come i Discepoli di Emmaus: in viaggio, ma impauriti e chiusi, persi nei nostri nebulosi pensieri e timorosi perché appoggiati a fragili difese. L’Eucaristia viene a noi disarmata, sotto le umili spoglie del pane, eppure è il cibo dei forti, un cibo capace di ridare slancio, coraggio, slancio e prospettiva ai nostri orizzonti limitati”.
Tutte le opere che Suor Gloria ha presentato e commentato per noi, indicano la stessa prospettiva, l’Eucaristia è al Centro della Storia, infatti è l’evento della Salvezza operata da Cristo sulla Croce che ha in sé la Forza per compiere la Volontà del Padre. Chi di noi accoglie Cristo nella sua vita e con Lui le Grazie preparate dal Padre per noi attraverso di Lui, non può che divenire Adoratore di questo Mistero e Collaboratore della Costruzione del mondo nuovo che Dio vuole generare e rigenerare in ogni tempo.
 Ultima giornata della Convocazione… Il tema era di quelli che non si possono dimenticare facilmente… L’Eucaristia Testimoniata!   Come si diventa Testimoni dell’Eucaristia?
 La scoperta sconvolgente  riguardava Maria! Ancora Lei! Quest’anno è stato senz’altro l’Anno più Mariano della mia Vita… nell’Annunciazione Maria proclama… Sia fatto! E nell’episodio della Visitazione, ancora Lei nel Magnificat dirà… Grandi cose Ha fatto…! Dal sia fatto, alla testimonianza di quel che Dio ha fatto in Lei… Ecco il percorso obbligato indicato dalla Sacra Scrittura e anche dalla Liturgia. Se a noi viene annunciato ad ogni Comunione Eucaristica… Il Corpo di Cristo… Come non credere che quel Copro di Cristo cresca in me sino a fare esperienza diretta di quel che significa accoglierlo nella mia Vita? La Testimonianza sull’Eucaristia altro non è che quello che l’Eucaristia produce in me a partire dal mio Consenso. E allora perché non credere che si possa passare dal “Sia fatto a quel che l’Eucaristia sa fare di noi?” Perché non dire Sì oggi, perché in un tempo che solo Dio conosce, possa maturare l’Eucaristia in me?
Poi ha divertito il fatto che il passaggio dall’Annunciazione (25 Marzo) alla Visitazione (31 Maggio) sia un tempo liturgico fisso e per lo più reale che Maria stessa ha vissuto, magari con date diverse, ma il tempo è stato davvero quello… E se in Lei è cresciuta la Testimonianza in quel tempo, perché non credere che avverrà per noi allo stesso modo? E così è nato il periodo dei sessantotto giorni… Vivere l’Eucaristia Domenicale, che è stata celebrata da Don Mimmo poco dopo, nell’accoglienza del Mistero dell’Eucaristia, perché produca in noi il frutto della Testimonianza che Dio ha pensato e preparato per noi… Certo non bisogna dare aspettative, comunque incuriosisce il tempo dei sessantotto giorni… Chi vivrà vedrà,  è stato riferito. E se il Signore vuole stupirci creando da una presa di coscienza pubblica la dimensione della Testimonianza dell’Eucaristia? Lui è capace di questo e d’altro! Il caso vuole che l’Omelia Don Mimmo l’aveva preparata proprio sul viaggio di Maria dall’Annunciazione alla Visitazione senza sapere che si sarebbe  parlato di questo!!