Come si serve all'Altare - 1
L’Eucaristia e la sua celebrazione
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Cos’è ?
“Eucaristia” viene dal greco e significa ringraziamento. Con la celebrazione eucaristica, cioè la Messa, la Chiesa ringrazia Dio Padre perché ha salvato l’umanità inviando Suo Figlio Gesù in mezzo a noi per strapparci dalla morte e dalle grinfie del peccato.
Nella celebrazione eucaristica si ascolta la parola di Dio; inoltre, ripetendo le parole di Gesù nell’ultima cena e invocando lo Spirito Santo, il pane e il vino, pur restando alla vista sempre gli stessi, divengono veramente il Corpo e il Sangue di Cristo.
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Cosa bisogna preparare
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In sacrestia
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In presbiterio
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Come si struttura la celebrazione
Gli abiti del Sacerdote (o dei Sacerdoti): camice (e cingolo), stola, casula
Gli abiti del Diacono (se presente): camice (e cingolo), stola diaconale o dalmatica
Gli abiti dei ministri : camice (e cingolo)
Su di un tavolino: calice con patena, pisside con particole (se richieste), purificatoio, corporale, ampolle di acqua e vino, brocca con bacinella e asciugamano, piattello o tovaglia per la comunione
Sull’altare: messale, ceri accesi
Sull’ambone: lezionario opportuno, preghiera dei fedeli (se richiesto)
Alla sede: messale, microfono (wireless= senza filo, se richiesto), foglio della domenica (se disponibile)
La messa è strutturata in quattro parti principali :
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I riti di Introduzione : servono ad introdurre i fedeli alla preghiera e a celebrare bene la liturgia che si sta per compiere, comprendono il segno della croce, il saluto del Sacerdote, la domanda di perdono, il “Gloria” (nelle feste e solennità) e l’orazione.
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La liturgia della Parola : è formata dalla lettura della Parola di Dio, il Salmo responsoriale, il canto al Vangelo (alleluia), il Vangelo, l’omelia, il “Credo” e la preghiera dei fedeli.
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La liturgia Eucaristica : comprende la presentazione dei doni all’altare, la purificazione del Sacerdote, l’orazione sulle offerte, il prefazio (= preghiera di lode al Padre ), la preghiera eucaristica ( la consacrazione del pane e del vino), il Padre Nostro, la preghiera per la liberazione dal male, la preghiera per avere la pace, lo scambio di pace, l’Agnello di Dio, la comunione e l’orazione dopo la comunione.
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I riti di Conclusione : sono costituiti dal nuovo saluto del Sacerdote («Il Signore sia con voi»), dalla benedizione e dall’invio in missione («andate in pace»).
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Come si serve
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In sacrestia : si indossano le vesti appropriate e si distribuiscono gli incarichi di servizio per la messa.
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Processione di ingresso :
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In caso di messa solenne aprono i ministranti con turibolo e navicella (navicula), la croce con affianco i ministranti candelieri, dietro tutti gli altri ministranti e per ultimo il sacerdote.
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Quando non è messa solenne aprono i ministranti in fila per due, seguiti da eventuali ministri e dal sacerdote che chiude la processione
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Giunti all’altare :
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In caso di messa solenne a due a due i ministranti fanno l’inchino e vanno ad occupare il posto che il loro compito prevede. Chi porta il turibolo e la navicella si mette a destra dell’altare e attende il sacerdote per l’incensazione dello stesso; terminata l’incensazione il ministrante riprende il turibolo e lo porta via.
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Quando non è messa solenne se si serve in molti si seguono le indicazioni del “due a due” altrimenti ci si dispone in riga davanti all’altare e si attende il sacerdote per l’inchino. Poi, prima di prender posto, si da spazio al sacerdote che fa la riverenza alla mensa e si va a posizionare sulla sede.
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Riti iniziali : se non è presente un leggio (come succede generalmente per le celebrazioni solenni ) si porge il messale al sacerdote avendo cura di fare un inchino ogni volta che ci si porta davanti a lui.
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Alleluia e Vangelo :
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In caso di messa solenne, all’alleluia, turibolo e navicella vengono portati davanti al sacerdote che deporrà il nuovo incenso nel turibolo. Dopo si dispongono davanti all’altare assieme ai due candelieri attendendo chi leggerà il Vangelo per l’inchino. Successivamente, dopo aver dato spazio al Lettore che si è posizionato sull’ambone, i due candelieri si mettono ai lati dell’ambone (davanti) e il turibolo con la navicella, che li seguono, dal lato destro del Lettore (dietro l’ambone). Passeranno a lui l’incensiere per l’incensazione dell’Evangelario dopo il saluto «il Signore sia con voi». Dopo il Vangelo tutti tornano al loro posto ricordandosi di fare ordinatamente l’inchino all’altare.
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Quando non è messa solenne si attende, all’alleluia, che il sacerdote scenda dalla sede e che faccia un inchino alla mensa, seguendolo di lato. Dando precedenza al Lettore, massimo due ministranti lo seguono mettendosi ai lati dell’ambone (dietro al sacerdote).
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Offertorio : dopo la preghiera dei fedeli, se bisogna accompagnare in processione i doni all’altare, un ministrante scende dall’altare (ricordo l’inchino…) e si dispone davanti o di fianco ai fedeli che porteranno i doni al sacerdote. Quando il sacerdote è pronto, si reca davanti all’altare e il ministrante con i fedeli che portano i doni lentamente lo raggiungono, fanno l’inchino e si dispongono al loro posto. Il sacerdote accoglierà i doni e li porgerà ai ministranti che li porteranno all’altare.
Preparazione dell’altare : se manca il diacono o un ministro cui spetta tale compito, il ministrante deve preparare l’altare. Si portano dal tavolino all’altare calice (con patena, purificatoio, corporale), pisside (se presente), ampolle con acqua e vino.
Dopo aver versato il vino e una goccia d’acqua nel calice (se non lo fa il sacerdote…), nel caso in cui ci sia l’incensiere, si porge il turibolo al sacerdote che dopo aver messo dell’incenso, procede all’incensazione della mensa. Se non c’è un apposito ministro o un diacono solo il ministrante del turibolo segue il celebrante che dopo aver terminato l’incensazione della mensa, porge l’incensiere al ministro che procede all’incensazione del sacerdote e poi a quella del popolo. Tutto si svolge tenendo presente gli inchini all’inizio e alla fine di ogni azione. Turibolo e navicella vengono poi portati via.
Purificazione del sacerdote : subito dopo l’eventuale incensazione sono pronti i due ministranti con la brocca, bacinella e asciugamano (LAVABO) per la purificazione.
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Consacrazione : al canto del «Santo» i ministranti con il turibolo e le candele si recano davanti all’altare (se possibile) e quando il sacerdote stende le mani sulle offerte tutti si inginocchiano. Se richiesto il ministrante col turibolo può incensare tre volte il pane e il vino divenuti Corpo e Sangue del Signore. Al «Mistero della Fede» tutti si alzano vanno verso l’altare e dopo la genuflessione, il ministrante con il turibolo lo rimette al proprio posto, i ministranti con le candele si posizionano ai lati dell’altare (salvo diverse disposizioni).
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Comunione : Quando il sacerdote va verso l’assemblea per comunicare i fedeli, lo seguiranno i ministranti con le candele (ricordarsi di far andare sempre il sacerdote avanti, perché con lui porta GESU’, e pertanto non dobbiamo mai metterci davanti a lui, lo stesso avviene per il ritorno dalla Comunione) e si dispongono ove il sacerdote distribuirà il Corpo di Cristo. In presenza di altri ministri (più d’uno) che distribuiscono la comunione, dovrà esserci un ministrante per ognuno di essi, con il piattello (se disponibile).
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Purificazione dei vasi sacri : terminata la comunione, il sacerdote (o il diacono) purifica i vasi sacri con l’aiuto di un ministrante che gli porge l’ampolla dell’acqua. Dopodiché i ministranti riportano tutto in ordine sul tavolino e si mettono al loro posto affianco alla sede.
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Conclusione : dopo l’invito del sacerdote «Preghiamo» il ministrante, nel caso di messa solenne, porge il messale al celebrante e nel frattempo candelieri e crocifero si preparano ai lati.
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Processione finale : dopo il congedo, tutti i ministranti si dispongono davanti all’altare in base al loro ruolo (come all’inizio) e attendono il sacerdote per l’inchino. Successivamente tornano in sacrestia ricordando, nel caso di messa solenne, l’ordine : turibolo e navicella, crocifero e candelieri, ministranti, sacerdote.
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In sacrestia : col massimo ordine e rispettando il silenzio si ripongono tutti gli abiti nei vari armadi e si procede a rimettere al loro posto tutti gli oggetti sacri utilizzati.
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Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Ottobre 2010 10:02 )