San Gaetano Catanoso
Chorio di San Lorenzo, 14 febbraio 1879 -
Reggio Calabria, 4 aprile 1963
Fondatore della Congregazione
delle Suore Veroniche del Volto Santo
Beatificato dal Servo di Dio Giovanni Paolo II il 4 Maggio 1997
Canonizzato da Sua Santità Benedetto XVI il 23 Ottobre 2005
“Il Tuo Volto, Signore, io cerco”, fu il programma di tutta la vita di San Gaetano Catanoso. Con una felice intuizione unì la devozione al Volto Santo alla pietà eucaristica.
Negli anni trascorsi nell’Aspromonte, come Parroco a Pentidattilo, era venuto a diretto contatto con una difficile realtà sociale e religiosa: problemi economici, culturali, umani, presentavano uno spettacolo desolante. Visitando anche molti paesi sperduti sui monti e predicando in quasi tutte le parrocchie dell’Arcidiocesi ha visto troppe chiese povere spoglie e tanti tabernacoli senza il dovuto decoro.
Convinto che la rinascita spirituale e morale delle popolazioni calabresi non sarebbe stata possibile senza l’attività pastorale dei sacerdoti, promosse l'Opera dei Chierici Poveri, il cui scopo era quello di offrire ai giovani, sprovvisti di mezzi, il necessario per poter raggiungere il Sacerdozio. “Chiamiamo a raccolta - scriveva - tutte le nostre energie per dare alla Chiesa molti e santi sacerdoti, aiutando le vocazioni povere. È specialmente nelle nostre campagne dove si trovano i fiori più belli che spettano la mano pietosa che li raccolga e li trapianti nell’aiuola del Signore”.
Padre Catanoso partì dall’Eucaristia: la Divina Liturgia e poi l’Adorazione Eucaristica fu il “centro” attorno a cui volle rinascesse la parrocchia e l’incantevole paesino. L’allontanamento dalla vita liturgica, la condotta morale non certo esemplare, l’abitudine estesa della bestemmia trovarono l’antidoto nella sua “proposta eucaristica”. Anche i fenomini deleteri della massoneria e della mafia divennero per lui un motivo ricorrente nei suoi dialoghi davanti al Cristo della mensa. Più volte riuscì ad impedire anche in extremis barbare esecuzioni di sentenze mafiose con il suo prolungamento davanti all’Eucarestia.
In tutta la sua vita ha cercato unicamente di scoprire accanto all’uomo e nella fedeltà a Dio, il volto del Signore. “Di Te, ha detto il mio cuore, il Tuo volto, Signore, io cerco”.
La caratteristica fondamentale della spiritualità di San Gaetano Catanoso, l’idea centrale che illuminava e ispirava il suo spirito e la sua vita sacerdotale, fu quella della riparazione al Volto sfigurato di Gesù nella Sua Passione, presente nel Sacramento dell’Eucaristia, e in ogni creatura. Questo volto, che porta impressa l’orma di Dio, viene oscurato dal peccato (Is. 59,2).
Tutto il suo ministero sacerdotale mirava a riparare nei fratelli il volto sfigurato di Cristo, perché ogni volto riflettesse luminoso il volto di Dio, mediante la preghiera riparatrice e le opere di carità.
Negli scritti di San Gaetano Catanoso emergono e tengono un primato tre misteri celesti: Eucaristia, Sacerdozio e la Vergine. L’opera più grande è stata l’Ora Eucaristica Sacerdotale, pubblicata nel 1915, che esprime l’orientamento della sua spiritualità, che non sa darsi pace al pensiero dell’indifferenza e dell’ingratitudine di tanti uomini di fronte all’infinita carità del Divin Salvatore. Tutta la sua vita, le sue sofferenze, unite alle sofferenze di Cristo, erano offerte a Dio per il bene della Chiesa: il Signore vuol essere riparato e la penitenza è il grande mezzo per santificarci.
Oltre l’Ora Eucaristica Sacerdotale, San Gaetano scrisse anche l’Ora di adorazione per mezzo della Madonna, per contemplare davanti al Santissimo, Colei che, dal momento dell’Incarnazione fino all’Assunzione gloriosa, è stata socia inseparabile di Gesù Salvatore del mondo.
Padre Catanoso nota un’analogia tra i due misteri dell’Incarnazione e della Consacrazione Eucaristica. “Come un giorno, per incarnarti, cercasti il consenso della Vergine Santissima, così per discendere in sull’altare, Tu aspetti il beneplacito dei tuoi sacerdoti”.
Dunque, l’Eucarestia è la continuazione dell’Incarnazione. “Ti adoriamo, o Gesù Sacramentato, e vorremmo adorarti come Ti adorò la Madre tua e mamma nostra Maria santissima, allorquando t’incarnasti nel suo seno verginale.
Vi voglio sempre vicini all’altare, perché Gesù sia maggiormente consolato. Quando voi ogni giorno vi nutrite di Gesù, portate Gesù con voi, nel vostro cuore, e allora sarà un lembo di Paradiso la vostra Comunità. La lampada dell’Eucaristia dev'essere sempre accesa, simbolo della nostra anima che dev’essere accesa d’amore divino, amore eucaristico, desiderio ardente di amare Gesù.
Amate Gesù Sacramentato. Non lo dimenticate mai. Non lo lasciate solo, andate a visitarlo. Non trascurate le visite a Gesù Sacramentato. Visitare Gesù è un dovere, un bisogno. Vi raccomando la devozione a Gesù Sacramentato! Che Gesù non resti solo nella santa Custodia!
Non è l'immagine di Nostro Signore come è l’immagine della Madonna o l’immagine di un Santo, ma è la realtà: Gesù Sacramentato vivo in anima, corpo, sangue e divinità. Che il vostro cuore sia come una lampada, una lampada che si consuma a poco, a poco davanti all’altare e il vostro cuore sia come la candela che si consuma. Amatelo, amatelo sempre nostro Signore e fatelo amare!”.
Innamorato di Gesù, Padre Catanoso trascorre ore ed ore in contemplazione davanti a Gesù Sacramentato pregando così: ”Si, Ti adoro, o Gesù Sacramentato, e per acquistarti sempre nuovi adoratori, Ti prometto di eseguire pubblicamente l’Ora di Adorazione con maggiore frequenza, affinché non io soltanto, ma altre anime ancora sentano la tua Divina Presenza nell’Eucaristia, e profondamente ti adorino. Sacerdoti, bambini, giovani, vecchi, vergini, genitori, venite, inginocchiamoci, adoriamo Gesù, volgete lo sguardo ove Gesù risiede. Andate, parlate con Gesù, discorrete con Gesù, annientatevi sempre e allora voi vivrete di Gesù e porterete Gesù alle anime.
Tutto a Lui! Sì! Tutti e tutto a Te! Le nostre opere, la nostra intelligenza, il nostro cuore, la nostra libertà, la nostra volontà, le nostre gioie, i nostri dolori, le nostre umiliazioni, il nostro annientamento, la nostra vita stessa! Sì! Tutti e tutto a Te, affinché Tu solo, o Gesù Sacramentato, sii sempre più conosciuto ed amato!
E dopo che Ti avremo fatto conoscere ed amare; dopo che avremo portato ogni giorno all’altare centinaia e migliaia di anime per cibarti di Te, di Te, che sei e devi essere il pane quotidiano, non solo dei Sacerdoti, ma di tutte quante le anime, oh! Allora soltanto si spengano pure i nostri sensi e giunga a sera la nostra giornata”.
La riparazione, secondo San Gaetano Catanoso, aveva per oggetto il Volto Santo di Gesù realmente presente nel Tabernacolo.
Per dare ulteriore sviluppo e vigore a questa devozione che era il fulcro della sua spiritualità e del suo apostolato, iniziò con l’Adorazione Eucaristica da Pentidattilo fin dal 1904 al 1921, poi trasferito a Reggio Calabria nella Parrocchia della Candelora continuò dal 1921 al 1940, come risulta dal Bollettino “Il Volto Santo”, novembre 1921: “Invitiamo i devoti e gli iscritti al Volto Santo di adorare l’Eucarestia, dove realmente il Sacro Volto si nasconde sotto il velo dell’Ostia. Fin dal mattino di ogni giovedì e d’ogni prima domenica, alle otto, si celebra la Messa dell’Esposizione, e l’Adorazione continua fino a mezzodì nella quale ora viene pure celebrata una messa, e prosegue fino un’ora di notte, chiudendosi con l’Ora Santa.
È bello vedere nelle ore del giorno in cui ha luogo l’Adorazione darsi il cambio i fedeli e gli iscritti e gli istituti di educazione maschili e femminili della città. Intendiamo dare a questi istituti una lode ed incoraggiarli sempre più alla manifestazione pubblica e solenne di Adorazione a Gesù Sacramentato. Se essi sapranno lavorare con zelo speriamo con l’aiuto divino di arrivare all’Adorazione quotidiana; prepariamo a Gesù Sacramentato il suo trono di gloria, di amore e riparazione. Viva Gesù Sacramentato! Viva il Volto Santo!”.
Dopo lunghi di anni di apostolato sacerdotale, San Gaetano Catanoso, per motivi di salute, nel 1940 si stabilì nella Casa Madre delle Suore Veroniche del Volto Santo, da lui fondate, e qui, nel rione Spirito Santo in Reggio Calabria, nel desiderio coltivato per tutta la vita di realizzare un luogo di glorificazione e lode perenne al Volto Santo, presente nell’Eucarestia. In attesa della costruzione del Santuario del Volto Santo, vuole costruita una Cappellina - oratorio semipubblico, dedicata al Volto Santo, ove vuole iniziata l’adorazione quotidiana a Gesù Sacramentato. Per il Natale del 1960 rivolgeva il primo appello ai devoti del Volto Santo: “Sorgerà il Tempio del Volto Santo. Dobbiamo sentirci tutti strumenti della divina Provvidenza per la costruzione di questo Tempio per la diffusione e il trionfo della devozione al Volto Santo presente nell’Eucaristia. Il Tempio che sorgerà dovrà diventare il centro dell’Adorazione perpetua per propagare la devozione eucaristica e la riparazione contro la bestemmia e la profanazione della festa. Il Santuario del Volto Santo, cenacolo eucaristico, ove tutte le anime pie, come a sorgente di conforto e di fortezza, nell’adorazione e nella preghiera, troveranno impulso e ispirazione per diventare sempre più fervorose anime riparatrici. La Madonna vi ricompensi e vi benedica sempre!”.
Padre Catanoso, per la sopravvenuta morte non potè seguire la realizzazione dell’opera. Aveva affidato il progetto alla scuola d’arte “Beato Angelico” di Milano. Nel 1962 vide le fondamenta. Affidò l’opera all'Arcivescovo Mons. Giovanni Ferro che lo assiste prima di morire. L’opera fu portata a compimento fidando nella Divina Provvidenza, che è intervenuta attraverso libere offerte. Il Santuario è sorto secondo il desiderio di San Gaetano Catanoso “grande, bello", viene completato e aperto al culto con la consacrazione il 2 gennaio 1972.
Il 4 aprile 1988 la chiesa del Volto Santo è eretta a Santuario dall’Arcivescovo di Reggio Calabria, Mons. Aurelio Sorrentino.
Al Santuario del Volto Santo continua l’Adorazione Eucaristica riparatrice ogni giorno dalle ore 9 alle 12 e dalle 16 alle 18. “Amate Gesù Sacramentato: Non lo dimenticate mai. Non lasciate solo nella Santa Custodia, andate a visitarlo. Parlate con Gesù, vivete di Gesù” - Padre Catanoso 30-7-1960.
La cittadina di Scilla è stata benedetta dalla presenza continua di Padre Gaetano Catanoso.
La Casa è stata aperta il 7 dicembre 1937. Da un vecchio carcere è stato realizzato un Orfanotrofio, con l’aiuto degli Scillesi d’America in un accogliente “Casa del Fanciullo”. Oggi ospita una ventina di anziane, secondo il Carisma lasciato da Padre Catanoso, asciugare le lacrime di chi è solo, vedendo in ogni volto umano il Volto Santo di Cristo.
“Amate Gesù Sacramentato, amate la Madonna e nella vostra vita sarete felici. Le benedizioni spirituali non vi mancheranno. Allora noi possiamo dire che la Parrocchia è un bel giardino pieno di fiori perché qui Gesù Sacramentato è amato, adorato, glorificato.
Vi auguro, quelle grazie spirituali che vi sono necessarie per la vostra santificazione e per la santificazione degli altri. Coraggio, figliuoli, le sofferenze passano, il premio per il cielo rimane. Coraggio, tutti dobbiamo e possiamo farci santi; per farci santi non occorrono cose straordinarie, ma compiere ogni giorno le cose ordinarie con amore e per amore del Signore, nel suo comandamento di amore e verso il prossimo. Ringraziamo il Signore per tutto quello che Egli opera per ciascuno di noi, come l’ha fatto con la Madonna: Fiat! In Domino! Deo gratias! Ave Maria e avanti”.
Suore Veroniche del Volto Santo
Ultimo aggiornamento ( Martedì 25 Agosto 2009 06:31 )