San Giorgio
Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.
Nella parete sinistra dell’abside è collocato un grande quadro raffigurante San Giorgio in venerazione della Vergine Immacolata. Il dipinto è un olio su tela. Di notevoli dimensioni, metri 1,75 per 2,50, venne realizzato nella prima metà del XVIII secolo dal pittore messinese Antonio Filocamo. L’opera apparteneva al convento dei Padri Osservanti distrutto dal terremoto del 1908 e dedicato proprio a San Giorgio che sorgeva sul luogo oggi denominato via Orto Monaci in ricordo della loro antica presenza. E’ provvisto di cornice dipinta con la tecnica dell’argento meccato che, quasi del tutto lineare, presenta due decorazioni in altorilievo al centro dei due lati. In basso, genuflesso, è ritratto San Giorgio. Indossa l’armatura e ha un mantello rosso legato al collo. Il braccio sinistro è allungato verso l’esterno e sullo stesso è adagiata la lancia. La mano destra è poggiata sul petto in segno di riverenza e venerazione nei confronti della Vergine Immacolata. La testa è rivolta verso l’alto. Privo di barba, è stato ritratto in un’età giovanile e con i capelli molto lunghi. A terra è ritratto l’elmo. Alla sua sinistra si intravede il cavallo bianco mentre sullo sfondo è ritratto un paesaggio collinare con al centro una piccola figura che sembrerebbe riprenda per caratteristiche l’immagine della Vergine Maria soprastante. Nella parte alta è ritratta la Vergine Maria in Gloria. Assisa tra le nubi, indossa una veste bianca ed un mantello azzurro.Le mani portate al petto sono giunte in segno di accoglienza. Il volto, dolce e materno, è rivolto verso il Santo cavaliere. Tutt’attorno una schiera di undici figure angeliche fanno da corona alla Vergine Maria. In basso a sinistra la firma e la data: “Ant.us Filocamo / messi.s Pinsit 1727 ”.
Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:16 )