Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

All’interno della chiesa sono custodite quattro grandi tele appartenute al convento dei Padri Osservanti distrutto dal terremoto del 1908. Due sono collocate ai lati del maestoso portone d’ingresso e le altre alle pareti dell’abside. Essendo state realizzate per un convento francescano, le tematiche sono strettamente connesse all’ordine dei frati minori: due di esse, infatti, raffigurano sant’Antonio da Padova; una san Francesco d’Assisi con la Vergine Maria e Gesù in Gloria ed una san Giorgio (Santo al quale era dedicato il convento) in atto di venerazione alla Vergine Immacolata (titolare dell’unica parrocchia del paese). alt

Le tele, molto grandi, presentano la stessa cornice e si presume siano della stessa mano. In basso a destra del dipinto raffigurante san Giorgio in atto di venerazione a Maria, vi è la dicitura “Ant.us Filocamo / messi.s Pinsit 1727. Quindi si presume che l’autore delle quattro tele sia stato Antonio altFilocamo, pittore messinese del XVIII secolo.

Le due tele poste accanto al portone sono mancanti di pittura nellaalt parte inferiore e raffigurano rispettivamente un miracolo compiuto da sant’Antonio
e san Francesco d’Assisi (la cui figura è quasi completamente scomparsa) in gloria.

Le due collocate nelle pareti absidali ritraggono, rispettivamente, sant’Antonio in atto dialt venerazione di Gesù Bambino
e san Giorgio. La maestosità delle opere e la loro qualità esecutiva rendono l’idea della bellezza che doveva avere il complesso monastico distrutto dal sisma.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:17 )