Il mezzo busto raffigurante San Giuseppe
Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.
La statua di san Giuseppe custodita nell’omonima chiesa, pur essendo del XVIII secolo, non è stata la prima che Scilla abbia posseduto. La prima effige del Santo Patriarca venne realizzata per volere del dotto sacerdote Giuseppe Bovi nella prima metà del XVIII secolo e collocata fino a circa cinqunt’anni fa, epoca della sua distruzione, nella nicchia laterale dove oggi è collocata l’ottocentesca statua della Madonna del Carmine. Si trattava di un mezzo busto realizzato con la tecnica con la quale tutt’oggi vengono realizzati i pastori del Presepe Napoletano, ossia arti e testa in terra cotta e busto impagliato. Purtroppo la statua è andata distrutta ed oggi rimane solo il Gesù Bambino che con la mano destra benedice il popolo mentre con la sinistra sorreggeva verosimilmente il globo oggi andato perduto.
Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:31 )