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San Giovanni - Storia recente

Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale.


Anche la chiesa di San Giovanni subì modifiche interne ed esterne. Le prime si resero necessarie per poter adeguare la struttura alle nuove norme imposte dal Concilio Vaticano II; le seconde per sostituire l’originaria facciata lignea, ormai deteriorata, con una realizzata in muratura. Ad essere modificato fu il presbiterio. L’attuale pala dell’altare maggiore, collocata al centro della parete absidale, era sistemata nella parete sinistra, come mostrano i segni ancora evidenti.  L’altare maggiore era costituito dall’attuale Mensa Eucaristica sormontata da un Tabernacolo, anch’esso ligneo, di stile neoclassico, oggi riposto in sacrestia. Con la necessità di adeguare il presbiterio alle norme conciliari, piuttosto che realizzare un altare ex novo, si decise di effettuare gli spostamenti sopraccitati. Per questo motivo l’attuale Mensa è di dimensioni considerevoli, mentre l’altare maggiore è di misure notevolmente inferiori. La struttura della facciata era comune a quella di tutte le chiesette donate nel 1908 da Pio X, ossia lignea ed interamente ricoperta di lamiere in ferro.  E’ facilmente intuibile quale doveva essere il suo stato di degrado a circa settant’anni dalla sua realizzazione. Fu proprio a metà degli anni ’70 che un gruppo di donne del posto si riuniva in comitato per raccogliere fondi per la realizzazione di una facciata in cemento. Grazie alle offerte dei fedeli il progetto fu eseguito e, oltre alla facciata, venne realizzato un nuovo portone d’ingresso e furono rivestiti in marmo gli scalini di accesso alla chiesa. Piccoli lavoretti di manutenzione si fecero anche negli anni successivi. Circa dieci anni fa, infatti, a spese di una devota, venne sostituita la vecchia porta laterale con una nuova, venne realizzato un passamano in ferro battuto e gli scalini, prima in cemento, furono rivestiti di marmo.



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