La forza della vita una sfida nella povertà” è il tema del messaggio della XXXII giornata della vita, celebrata lo scorso 7 febbraio. L'attuale crisi economica, con la conseguente povertà e mancanza di lavoro, contribuisce a far perdere la fiducia in se stessi e la speranza nel futuro. Tutto questo a discapito della vita, in quanto sono sempre più numerose le coppie che rinunciano a costruirsi una famiglia e molte madri, spaventate dallo spettro della recessione economica, possono essere tentate ad interrompere la gravidanza. “Nella ricchezza o nella povertà, nessuno è padrone della propria vita e tutti siamo chiamati a custodirla e rispettarla come un tesoro prezioso dal momento del concepimento fino al suo spegnersi naturale”. Sono queste le parole conclusive del messaggio dei vescovi, dopo un'analisi profonda sulle minacce della crisi finanziaria.

Il tema della giornata è stata anche il titolo di un convegno, organizzato dal Centro pastorale “Famiglia e Vita”, dove la risposta all'attuale sfiducia nei confronti della vita è stata data da due testimonianze concrete di accoglienza e di amore . Si tratta di una coppia, Domenico Barresi e Rita Agnello, membri della Comunità “Papa Giovanni XXIII” e responsabili di “Casa Famiglia S. Girolamo Emiliani”e Teresa Cariati, anche lei appartenente alla comunità fondata da don Oreste Benzi. L'esperienza condivisa dai testimoni è quella dell'affidamento familiare, esempio di amore gratuito e di accoglienza di bambini in stato di abbandono o provenienti da famiglie in difficoltà. In un momento storico in cui sempre più spesso si rinuncia alla vita, perchè si preferisce fuggire dalle responsabilità che un figlio comporta, questi esempi di “famiglia allargata”, dove si sceglie di vivere l'amore nel donarsi a chi soffre, ci danno occasione per riscoprire la bellezza della condivisione e della capacità di prenderci cura gli uni degli altri.


Giusy Nuri

 

Ultimo aggiornamento ( Venerdì 12 Febbraio 2010 17:23 )