Grazie Santissima Trinità, unico e trino Dio, che Ti sei fatta Pane di Vita per le nostre deboli anime sino alla fine dei tempi.

“Gesù è alimento, cioè principio interiore d’energia e di vita, per le anime dei suoi veri seguaci.” (Papa Paolo VI)

“Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo.” (Gv 6,51)

Gesù ci chiama per nome e come fratello maggiore c’invita a servire, proprio come Lui fino alla morte, il Padre suo e Padre nostro, ma solo sotto l’azione dello Spirito Santo: sarebbe davvero demoralizzante non mettersi all’ascolto di un Padre così vicino e benevolo!

Gesù attende il tuo “Eccomi”, proprio come Maria: “Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola” (Lc 1,38), un “Eccomi” vero e vivo come Lui, un “Eccomi” da non sottovalutare, perché se gridato col cuore e con la consapevolezza del peso che ha, ti porta dove vorrà lo Spirito, cioè nell’incondizionato e semplice abbandono a Cristo, lasciando tutto e affidandosi umilmente alla Sua volontà, senza più badare alle cose di questo mondo ma dedicandoci delle cose di lassù, con un “Eccomi” netto e deciso: “Ma poiché sei tiepido, non sei cioè né freddo né caldo, sto per vomitarti dalla mia bocca.” (Ap 3,16)

Dio attende un “Eccomi” alla Santità: è questo il nostro unico fine da realizzare nella vita terrena, fine opposto al nostro nemico, Satana, che invece vuole per noi soltanto la dannazione eterna. Ma come possiamo combatterlo se non prendiamo adeguati insegnamenti direttamente da Colui che l’ha distrutto per sempre, Gesù Cristo il Nazareno?

Dice San Paolo:

“La nostra battaglia infatti non è contro la carne e il sangue, ma contro i Principati e le Potenze, contro i dominatori di questo mondo tenebroso, contro gli spiriti del male che abitano nelle regioni celesti” (Ef 6,12) ed ancora: “In ogni occasione, pregate con ogni sorta di preghiere e di suppliche nello Spirito, e a questo scopo vegliate con ogni perseveranza e supplica per tutti i santi.” (Ef 6,18)

Quindi preghiamo cari fratelli ai piedi di Gesù Eucaristia, per rafforzarci e non cadere in tentazione cogliendo il Suo invito: “Venite e vedrete” (Gv 1,39) e “pregate per non entrare in tentazione.” (Lc 22,40)

Perciò essere adoratore di Dio è un servizio ricco di responsabilità e non esserlo è un motivo in più per diventarlo! Ammetto che non è facile per tutti, ma qui sta uno dei compiti dell’adoratore: cercare di portare la pecorella smarrita dal Pastore, tenendo sempre in considerazione il sacrificio cruento di Gesù Cristo di Nazareth, vero Dio e vero uomo, fatto una sola volta per tutte per redimerci dai peccati: “Egli è stato trafitto per i nostri delitti, schiacciato per le nostre iniquità.” (Is 53,5)

Io ho colto la chiamata di Gesù adorandolo la notte dopo l’una, in un’ora successiva al suo arresto nel Getsèmani, perché così mi sento più vicino a Lui, cercando anche di percepire quanto soffrì in quella santa notte di passione, notte in cui Dio si fa addirittura catturare dagli uomini, unendomi spiritualmente a gran voce alle miriadi di miriadi e migliaia di migliaia: “L’Agnello che fu immolato è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza, onore, gloria e benedizione” (Ap 5,12), prostrandomi in adorazione: “Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorare in spirito e verità.” (Gv 4,24)

Affidarsi a Gesù per me è una gioia inestimabile che vale più di tutti gli ori e gli argenti che sono corruttibili, il Suo Amore invece sgorga per chi si offre a Lui dal Suo Cuore squarciato: “ Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.” (Gv 14,6)

Infine una mia personale supplica:
Eterna Santissima Trinità per l’intercessione potente della Beata Vergine Maria Ti chiedo di custodire per sempre l’Adorazione Eucaristica Perpetua dagli attacchi di Satana e di distruggere definitivamente tutti gli idoli materiali, mentali e spirituali di tutti gli uomini per riconoscere Te come Unico e Trino Dio. Lode al Signore! Amen.

“Non ti farai idolo né immagine alcuna di ciò che è lassù nel cielo né di ciò che è quaggiù sulla terra, né di ciò che è nelle acque sotto la terra. Non ti prostrerai davanti a loro e non li servirai. Perché io, il Signore sono il tuo Dio, un Dio geloso.” (Es 20,4)

“Non pianterai alcun palo sacro di qualunque specie di legno accanto all’altare del Signore tuo Dio, che tu hai costruito; non erigerai alcuna stele che il Signore tuo Dio ha in odio.” (Dt 16,21)

“Fate morire dunque ciò che appartiene alla terra: impurità, immoralità, passioni, desideri cattivi e quella cupidigia che è idolatria.” (Col 3,5)

“Sono essi infatti a raccontare come noi siamo venuti in mezzo a voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire il Dio vivo e vero e attendere dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, Gesù, il quale ci libera dall’ira che viene.” (1Ts 1,9)

Giovanni Giordano

Ultimo aggiornamento ( Martedì 26 Ottobre 2010 09:08 )