1. Il libro dal quale si leggono le letture della Messa si chiama Lezionario.
2. Non si leggono le letture dal foglietto, per rispetto alla Parola di Dio, ma solo dal libro e dal luogo stabilito, cioè l’ ambone.
3. Le letture della Messa sono: prima lettura(dall’Antico Testamento); salmo responsoriale (parte di un salmo intercalato da un ritornello); seconda lettura(dal Nuovo Testamento); Vangelo(Luca per quest’anno liturgico C)
4. I lettori sono coloro che proclamano le letture nella liturgia e si preparano bene a compiere questo servizio per la comunità. Possono essere lettori istituiti (ai quali è dato questo incarico in forma ufficiale) o lettori di fatto, (cioè scelti volta per volta).
5. Nella Messa occorrono due lettori e un salmista; il Vangelo è proclamato dal sacerdote o dal diacono (in alcuni casi particolari di necessità anche da un laico).
6. Quando il lettore sale all’ambone non dice mai: prima lettura... ma solo annuncia da quale libro della Scrittura è presa la lettura (es: dal libro del profeta Isaia). Non legge nemmeno il titoletto in corsivo che si trova nel lezionario. Al termine della proclamazione non dice mai: E’ Parola di Dio, ma Parola di Dio, poiché si tratta di un atto di fede e di adesione.
7. Il lettore legge sempre prima il brano che dovrà proclamare, senza fretta, rispettando accenti, punteggiatura, pause... per rispetto alla comunità che ascolta. Egli presta la voce alla Chiesa. Deve accertarsi prima che anche il microfono funzioni bene.
8. Il lettore assume un contegno semplice e dignitoso nel modo di vestire, poiché non è su di se che deve attirare l’attenzione ma sulla Parola di Dio.
9. L’ascolto è un grande atto liturgico: quando nella Chiesa si leggono le divine Scritture è il Signore che parla. Se una lettura è fatta bene invita i fedeli all’ascolto senza leggere dal foglietto.
10. A leggere la Parola di Dio s’impara leggendo ad alta voce e facendosi dire da altri i difetti e gli errori da evitare.
Ultimo aggiornamento ( Lunedì 21 Giugno 2010 10:37 )