Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

Il culto al Sacro Cuore di Gesù è stato sempre particolarmente sentito dalla popolazione favazzinese. Ed è proprio legata a questa devozione la causa dell’incendio del 1916. Fu infatti altuna donna che, avendo il figlio in guerra, il 4 luglio di quell’anno accese un cero sotto la statua del Sacro Cuore di Gesù. A causa del caldo tremendo - la chiesa era infatti interamente ricoperta di lamiere - la candela si piegò e in un batter d’occhio la chiesa prese fuoco. La statua che oggi si venera risale alla prima metà del XX secolo ed è, come le altre statue presenti in chiesa, tutte dello stesso periodo, di scuola leccese. La statua altè collocata su di una base rialzata nella parete destra. Il Cristo è a figura intera. La base è costituita da nubi. Il Cristo indossa una veste bianca ed un mantello rossastro che presenta un’ampia fascia dorata che fa da orlo dello stesso. Sul petto altil Sacro Cuore con sullo sfondo una raggiera dorata sormontata da una Croce. La mano destra, che presenta come la sinistra i segni della Passione, è portata al petto e l’indice è rivolto verso il Cuore. La mano altsinistra è aperta e il braccio rivolto verso il basso. Io sguardo è particolarmente espressivo. Arricchito altda una folta capigliatura e da una lunga barba, è rivolto verso il popolo.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:36 )