Del presente articolo è autore o curatore il dott. Rocco Panuccio, cultore di storia locale ed esperto in beni storico-artistici e culturali. Ogni riproduzione, anche parziale (citazione diretta), è vietata senza espressa autorizzazione ed ogni utilizzo di notizie (citazione indiretta) senza citarne la fonte costituisce condotta sleale e grave disonestà intellettuale. 

Nel transetto sono collocate, quattro per lato, otto icone raffiguranti i santi venerati a Scilla. Nella parete altdi sinistra sono collocati dall’alto: San Rocco altpatrono della comunità scillese; San Giuseppe il cui culto venne introdotto nella metà del XVIII secolo dal sacerdote Giuseppe Bovi; i Santi Cosma e Damiano originari titolari dell’attuale chiesa di Santa Maria di Portosalvo e tutt’oggi in quel luogo venerati e Santa Teresa il cui culto venne introdotto dalla famiglia Florio per grazia ricevuta nel 1921. Nellaalt parete di destra sono collocati dall’alto: Sant’Antonio da Padova il cui culto venne diffuso dai due conventi francescani presenti in passato a Scilla; San Francesco da Paola il cui culto risale al XVI secolo, epoca in cui venne dipinta la tavola che ancor oggi possediamo; Santa Lucia altla cui chiesa sorgeva di fronte quella di Portosalvo e che, distrutta dal terremoto del 1783, non venne più ricostruita e San Giovanni Battista la cui chiesa sorgeva originariamente in contrada Jeracari e che, distrutta dal terremoto del 1908, venne traslata nell’attuale chiesa a lui dedicata.

Ultimo aggiornamento ( Sabato 18 Novembre 2017 21:10 )