Lettera di vestizione di Marina
Pietrarubbia, 28 gennaio 2009
San Tommaso d’Aquino
Carissimi, qui con Gesù Eucaristia durante il mio turno di adorazione, “vi annuncio una grande gioia ”: domenica 22 febbraio, nella chiesa del nostro monastero, durante la celebrazione eucaristica delle ore 11 presieduta dal nostro vescovo Mons. Luigi Negri, avverrà il rito della Vestizione con cui inizierò il Noviziato dentro l’esperienza di vita della Comunità Monastica dell’Adorazione Eucaristica luogo dove il Signore mi chiama per vivere con Lui a servizio dei fratelli e della Chiesa.
È una tappa tanto attesa che segna l’inizio di un nuovo cammino, di una nuova vita, proprio come leggeremo quella domenica dalla prima lettura “Ecco io faccio una cosa nuova: proprio ora germoglia, non ve ne accorgete? Aprirò anche nel deserto una strada, immetterò fiumi nella steppa ” (Is 43,19-20).
La Divina Provvidenza ha preparato per me una data significativa sia per il mio percorso personale sia per la comunità.
Il 22 febbraio è il thinking day per lo Scoutismo, ossia la giornata mondiale del Pensiero. Questo movimento ha segnato la mia vita dai 12 ai 20 anni facendomi scoprire l’aspetto dell’essenzialità, della povertà e del servizio; il senso dell’appartenenza al Gruppo, alla parrocchia e alla mia Diocesi Reggio Cal.-Bova. Con la “Partenza”, tappa conclusiva del percorso formativo nel Gruppo, ho scelto di non continuare il cammino in quella realtà come educatore perché sentivo non corrispondere pienamente all’anelito del mio cuore. La bellezza di Dio contemplata nella creazione ha spalancato il mio cuore a nuovi orizzonti. Ricordo che un giorno in Aspromonte, davanti un laghetto naturale costeggiato da alberi il cui fruscio delle foglie sembrava essere un applauso alla gratuità di quello spettacolo, ho esclamato: «La bellezza del creato rispecchia quella del Creatore. Sì, il creato applaude al suo Creatore». Questa contemplazione mi ha educato a scorgere la Sua presenza in tutto e in tutti. Ma ho soprattutto scoperto che Lui è Tutto per me in particolare in quel piccolo pezzo di Pane bianco: solo in quell’Ostia santa il mio cuore avrebbe trovato sazietà e riposo. Lo strumento di cui il Signore si è servito per attirare il mio sguardo su di sé nell’Eucaristia è stato il pensiero della Beata Maria Maddalena dell’Incarnazione scoperta grazie alla comunità Rete di Luce. Questo anno, il 19 febbraio come nel 1789 (giorno in cui la Beata ha ricevuto l’ispirazione di fondare un Ordine dedito all’adorazione perpetua), è giovedì grasso. Fin da piccola questo giorno ha segnato la vita della Beata poiché il padre, nei giorni del carnevale, soprattutto durante il giovedì grasso, desiderava che il Santissimo Sacramento fosse esposto più a lungo in riparazione alle offese recate a Dio in quei giorni di festa. Proprio nei giorni in cui nel mondo si vive il carnevale, il Signore mi chiama a rinnovare il mio SI guardando all’essenziale. La vestizione, con l’accoglienza in seno ad una comunità religiosa, chiede l’impegno di un cammino più responsabile per giungere ad un atto di donazione gratuito e maturo che si esprimerà nella Professione religiosa. Per questo mi affido molto alla vostra preghiera fedele e affettuosa.
In più, il mese di febbraio per la nostra piccola comunità, è molto importante. Febbraio del 2007, infatti, segna il tempo della chiamata per ciascuna di noi a lasciare la propria terra, le proprie sicurezze, come Abramo, per andare incontro al nostro destino: una nuova terra, un nuovo popolo nell’incognita di una grande avventura, ma nella certezza della fedeltà di Dio.
Il 22 febbraio è a ridosso del secondo anniversario del nostro arrivo nella Diocesi di san Marino-Montefeltro, dove il Signore con Maria sua madre, che visibilmente ci accompagna, ci ha volute per questa fondazione. I motivi per rendere grazie sono tanti poiché, tanti sono stati gli incontri, tante sono le persone che in questi ultimi mesi sono diventate per noi presenza di Dio, nostri familiari in Lui.
L’ultima data che segna un evento per noi è il 3 dicembre: sr Gloria in udienza col Santo Padre Benedetto XVI ha ricevuto la santa benedizione per questa Opera di Dio. Tutto questo in tempo già pieno di grazia: il 23 settembre la benevolenza di Dio ci ha permesso di continuare la nostra esperienza a pochi km da Carpegna in un convento del 1500 le cui mura trasudano della santità di frati cappuccini che lo hanno abitato per più di 5 secoli.
Inoltre il 22 febbraio è il quarto anniversario della morte di don Giussani che ci accompagna nell’amicizia di molti membri del Movimento di cui questa terra è ricca.
A ciascuno di voi chiedo un ricordo particolare nella preghiera per questo periodo di preparazione alla Vestizione, ma soprattutto per il cammino futuro che mi sta innanzi. GRAZIE!
Con affetto
In JHS, Marina